Igiene e Sanificazione dello Studio Dentistico
All’interno dell’ambulatorio odontoiatrico, così come negli studi di qualunque altra branca della medicina operativa, devono essere garantiti elevatissimi standard di sterilizzazione, poiché il pericolo di infezioni crociate è molto alto e potrebbe coinvolgere tanto i pazienti che si susseguono alla poltrona, quanto il personale sanitario che opera intorno ad essa.
Sterilizzazione in Odontoiatria
Non tutti sanno che qualunque strumento sia entrato in contatto, anche indirettamente, con liquidi corporei o mucose può diventare portatore di malattie e infezioni anche estremamente pericolose. Per azzerare il rischio di contagio, diventa quindi fondamentale, all’interno di uno studio odontoiatrico, trattare i materiali utilizzati dopo ogni visita secondo procedure standardizzate e accurate.
L’estrema attenzione e cura del processo di sterilizzazione degli strumenti non deve mai essere considerata come un surplus, bensì va annoverata fra i fondamenti di uno studio, fra le sue colonne portanti. Se poi le tecniche di sterilizzazione vengono continuamente aggiornate dal punto di vista tecnologico, tanto meglio, poiché daranno a pazienti e personale sanitario una maggiore sicurezza.
Nel nostro Centro il percorso di sterilizzazione è piuttosto complesso e tocca 4 indispensabili fasi:
- LA DECONTAMINAZIONE: gli strumenti che sono stati utilizzati durante la visita e che sono pertanto contaminati, vengono messi in ammollo all’interno di una bacinella contenente acido peracetico, un potente agente già capace di disinfettare da solo la strumentazione.
- RISCIACQUO, LAVAGGIO ED ASCIUGATURA: una volta decontaminati, gli strumenti sono posti dentro al termodisinfettore. Il ciclo di 40 minuti che subiscono prevede: una ulteriore decontaminazione, lavaggio mediante ultrasuoni per eliminare eventuali residui, termodisinfezione a 90 C° secondo normativa EN ISO 15883-½ e alla fine asciugatura con aria calda prefiltrata.
- IL CONFEZIONAMENTO: ora che possono essere considerati “puliti”, i vari strumenti odontoiatrici vengono imbustati, in kit o singolarmente, all’interno di contenitori realizzati in carta-pellicola. E da lì, dopo essere stati sigillati e datati, passeranno alla fase di sterilizzazione.
- LA STERILIZZAZIONE MEDIANTE AUTOCLAVE: chiusi ermeticamente all’interno delle varie buste, gli strumenti vengono infine inseriti in autoclavi che li sterilizzano in circa 47 minuti, grazie ad una combinazione di vapore ad alta pressione e temperatura.
Tempo totale per passare da uno strumento contaminato ad uno perfettamente sterile circa 2 ore.
Per garantire ai nostri pazienti e ai nostri operatori la massima sicurezza, ci preoccupiamo di eseguire controlli di routine sulle attrezzature e sulla riuscita dei singoli processi di sterilizzazione in odontoiatria.
- OGNI BUSTA contenente strumenti sterilizzati viene verificata tramite un INDICATORE attivato dal processo di sterilizzazione;
- OGNI CICLO di sterilizzazione è verificato da un test VAPOR-LINE;
- QUOTIDIANAMENTE, prima di aprire lo studio, si effettua il test VAPOR-LINE che al termine del ciclo specifico constata la piena capacità di sterilizzazione delle apparecchiature;
- SETTIMANALMENTE si pratica il VACUUM TEST in modo tale d’avere la certezza che il dispositivo di cui è dotato lo studio esegua correttamente il vuoto nella camera e che sia in grado di mantenerlo per un certo periodo di tempo;
- MENSILMENTE pratichiamo il BOWIE DICK TEST e l’HELIX TEST; questi sono utili per rilevare eventuali difetti di funzionamento nelle fasi di generazione del vuoto e di produzione del vapore saturo, indispensabili per garantire la penetrazione e sterilizzazione attraverso questo, dentro buste e qualsiasi più piccolo anfratto della strumentazione.
- TRIMESTRALMENTE testiamo le autoclavi con test biologici, ovvero basati sulla distruzione di spore di Geobacillus stearothermophilus, un batterio innocuo per qualunque forma di vita ma resistente fino a temperature di 130°C.
Il test si compone di questi passaggi.
- Una fiala per il test, contenente spore non patogene, viene inserita nell’autoclave;
- Viene avviato il processo di sterilizzazione;
- Una volta sterilizzata, la fiala viene inserita in un’incubatrice per spore insieme ad una fiala non trattata contenente spore vive, per eliminare possibili falsi negativi, come ad esempio se le spore fossero già state inattive da eventi accidentali;
- Dopo 48h un indicatore segnalerà come le spore nella fiala usata per il test siano state eliminate e un confronto con una fiala priva di tale trattamento ci darà ulteriore conferma del corretto funzionamento dell’autoclave.