Malocclusioni dentali: cosa sono e sintomi
Le malocclusioni dentali consistono in un rapporto anomalo tra i denti della mascella e quelli della mandibola. Già la parola stessa sta a indicare una cattiva chiusura dei denti, dovuta a delle specifiche ragioni. Per risolvere questo problema è necessario affidarsi a un dentista specializzato in gnatologia, la branca dall’odontoiatria specializzata nella cura di questa patologia.
Noi dello Studio Gazzentini di Viareggio siamo anche specialisti in gnatologia e quindi in grado di risolvere i problemi a carico di mascella e mandibola.
I problemi gnatologici possono, infatti, interferire negativamente con funzioni importanti quali la masticazione, la deglutizione e perfino con le funzioni fonatorie e posturali.
Vediamo, dunque, nello specifico in cosa consistono le malocclusioni dentali, quali sono le cause e come si curano.
Che cosa sono le malocclusioni dentali
Le malocclusioni dentali sono dei disallineamenti tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore. Solitamente l’arcata
superiore deve trovarsi in una posizione più avanti rispetto a quella superiore, per avere un corretto allineamento.
La presenza di un disallineamento può innescare un progressivo processo di usura dei denti, con conseguenze negative sulla masticazione.
Ma le malocclusioni non solo provocano problemi ai denti, possono infatti causare mal di testa e mal di schiena, ronzio alle orecchie, dolori cervicali ecc. Si tratta di disturbi che un tempo apparivano slegati ai problemi dei denti e che oggi, invece, possono essere considerati dallo gnatologo dei disturbi concatenati. Ciò in un ottica moderna, in base alla quale tutti le parti del nostro corpo sono tra loro strettamente connesse.
Cause delle malocclusioni dentali e loro classificazione
Le cause delle malocclusioni dentali sono solitamente ereditarie, ma possono essere riconducibili anche a patologie e ad abitudini scorrette. Tra queste ultime, ad esempio, vi è il bruxismo, ovvero la tendenza a digrignare i denti di notte.
Un’altra abitudine scorretta è l’uso del ciuccio dopo i 3 anni di età e l’abitudine di succhiarsi il pollice. Questi comportamenti, se protratti nel tempo, possono provocare problemi di malocclusione nei bambini.
Anche la perdita dei denti o precedenti tumori alla bocca possono essere tra le cause delle malocclusioni dentali.
In base alla loro direzione nello spazio (sagittale, verticale, trasversale), le malocclusioni possono essere di tipo diverso. Più precisamente se ne distinguono 3 tipologie:
- Malocclusione di primo grado in cui i denti dell’arcata superiore sovrastano leggermente quelli dell’arcata inferiore. È un tipo di disturbo diffuso e più semplice da curare.
- Malocclusione di secondo grado (retrognatismo o sovramorso) si verifica quando l’arcata superiore sovrasta in maniera evidente quella inferiore. Il mento si presenta sfuggente e lo spazio interdentale degli incisivi superiori e inferiori è particolarmente evidente.
- Malocclusione di terzo grado (progenismo o morso inverso) si ha quando i denti della mandibola sono molto più avanzati di quelli della mascella.
Ciascuna di queste tipologie di malocclusione, dopo essere diagnosticata, deve essere curata non solo per le ripercussioni estetiche sulla persona, ma anche per quelle di tipo funzionale come la masticazione, la fonazione, la postura ecc.
Come curiamo le malocclusioni dentali
Noi dello Studio Gazzentini siamo specializzati nella cura delle malocclusioni. La prima tappa importante è la visita gnatologica per individuare accuratamente qual è il problema del paziente.
Nel corso di questa visita potremo pure usare strumenti come l’ortopanoramica, la risonanza magnetica e la kinesiografia mandibolare. Un’altra procedura adottata nel corso della visita prevede di tirare la mandibola verso l’esterno e si chiede al paziente di serrare i denti e di mordere per verificare il morso.
Ma come curiamo le malocclusioni dentali? La terapia dipende dalla tipologia di problematica presente. Se la malocclusione, ad esempio, è dovuta ad abitudini scorrette possiamo curarla con apparecchi ortodontici fissi o mobili.
Nei casi di moderata entità ricorriamo all’uso di bite e placche di riposizionamento, realizzati sulla base di un calco della bocca. I dispositivi fai da te non sono in grado di risolvere certe problematiche. Sono, quindi, necessari dei bite personalizzati.
Nei casi più gravi di malocclusione, invece, si può ricorrere a un intervento di ortodonzia correttiva. Questo tipo di intervento può comportare anche l’estrazione dentale, una soluzione drastica ma talvolta necessaria specialmente in particolari casi di affollamento dentale.
Si ricorre a trattamenti chirurgici invasivi anche nel caso di malocclusioni complesse come quelle congenite.
In qualsiasi caso di malocclusione semplice o grave consigliamo sempre ai nostri pazienti di non trascurare il problema. Le conseguenze che ne derivano non solo interessano, infatti, la bellezza del proprio sorriso, ma anche il proprio benessere psico-fisico.
È dunque importante affidarsi al proprio dentista di fiducia per seguire una terapia adeguata alla risoluzione di malocclusione dentale presente. Per prevenire qualsiasi tipo di problematica, una visita di controllo gnatologica rappresenta, pertanto, il principale passo verso la risoluzione.
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